I più frequenti tumori maligni della cute sono i carcinomi baso-cellulari e i carcinomi spino-cellulari, anche definiti genericamente ”epiteliomi”.
Il comportamento biologico di tali neoplasie varia da un decorso relativamente benigno ad una elevatissima morbidità e mortalità.
Il più aggressivo dei tumori cutanei è il melanoma.
Il melanoma cutaneo è un tumore maligno che origina dai melanociti della cute e delle mucose o, molto più raramente, dai melanociti posti in sedi extracutanee (occhio, orecchio interno, meningi ecc.).
Colpisce prevalentemente soggetti di razza bianca, con uguale distribuzione nei due sessi.
Rarissimo prima della pubertà, colpisce prevalentemente soggetti di età compresa tra i 30 e i 60 anni.
Negli ultimi dieci anni il melanoma ha fatto registrare continui incrementi, triplicando la propria incidenza e causando circa 3.000 decessi all’anno in Italia.
Le possibilità di guarigione sono legate alla tempestività della diagnosi clinica e strumentale e ad una risposta integrata multidisciplinare.
I tumori cutanei richiedono procedure chirurgiche diverse a seconda della loro localizzazione e dimensioni.
Si va dalle semplici asportazioni con suture dirette alla effettuazione di lembi di vicinanza, di innesti di cute e vere e proprie ricostruzioni plastiche.
Oltre alla asportazione, che deve rispettare i margini di sicurezza, spesso è necessario identificare ed asportare il linfonodo sentinella per ricercare eventuali cellule metastatiche nel linfonodo più vicino al melanoma.
Ciò viene effettuato previo esame linfoscintigrafico, in anestesia locale o loco-regionale e in regime di day surgery.