Come negli Stati Uniti anche in Europa si è affermata prepotentemente negli anni la Chirurgia bariatrica volta al trattamento di obesità patologiche poco responsive ai soli trattamenti dietetici. Con l’avvento ed il diffondersi della chirurgia bariatrica si è sviluppata anche la chirurgia post bariatrica, riconosciuta anch’essa dal SSN, che ha come obiettivo il trattamento degli esiti del calo ponderale. Dopo importanti perdite di peso, infatti, la cute rimane eccedente per effetto dell’espansione a cui è stata sottoposta e non ritorna al suo stato iniziale. Tale condizione si accompagna a grosse limitazioni funzionali, psicologiche e relazionali di questi pazienti che solo dopo un trattamento di chirurgia plastica post bariatrica vedono completarsi il lungo percorso del ritrovamento di sé. Sono nate, negli anni, associazioni di sostegno e di supporto per ex obesi che possono così ritrovarsi e confrontarsi con chi ha già vissuto la loro stessa esperienza. In considerazione della grande richiesta di interventi di rimodellamento corporeo post chirurgia bariatrica molte strutture sanitarie pubbliche hanno deciso di aprirsi a tali problematiche organizzando servizi integrati e multidisciplinari finalizzati al trattamento ottimale di tali pazienti. L’arruolamento dei pazienti da parte del SSN avviene tramite esibizione di certificazione medica o cartella clinica da cui si evinca l’avvenuto intervento bariatrico; questi interventi vengono regolarmente erogati in regime di convenzione senza alcun costo. Gli interventi maggiormente richiesti sono l’addominoplastica, la torsoplastica, la mastopessi/mastoplastica riduttiva, il lifting delle cosce e delle braccia. Essi vengono eseguiti quasi sempre in anestesia generale, in regime di ricovero breve (one day surgery/week surgery) tranne casi particolari che possono richiedere un prolungamento della degenza. E’ opportuno avvalersi di una Struttura attrezzata per ogni evenienza in quanto le problematiche sono diverse da quelle della Chirurgia Estetica. Prima dell’intervento è opportuno inquadrare i pazienti da un punto di vista psicologico e nutrizionale. Spesso, specie nelle importanti dermolipectomie, è opportuno ricorrere all’autotrasfusione previo predeposito di sangue da parte dello stesso paziente. Gli interventi necessari possono essere uno o più di uno e lo scotto da pagare è rappresentato dalle cicatrici; queste vengono in genere ben nascoste divenendo più che accettabili a circa 1 anno dall’intervento.